Palio della Contea di Aquino, ci siamo. Pochi giorni e la città di San Tommaso sarà di nuovo protagonista di un evento popolare unico, all’insegna delle nobili tradizioni di un tempo, che da un lustro ormai rappresenta il fiore all’occhiello dell’estate aquinate. Una festa senza precedenti, capace di coinvolgere un intero popolo che si avvicina con rinnovato entusiasmo a una quinta edizione curiosa e affascinante. Tante le novità che la scandiranno: a illustrarcele, a circa dieci giorni dal via, è il confermatissimo presidente Pierluigi Vellone. Aquinate doc, classe 1975, Vellone, dopo il battesimo dello scorso anno, si appresta a concedere il bis nelle vesti di massimo responsabile di un rinnovato comitato.

Pochi giorni e sarà di nuovo Palio della Contea: quali sono le sue sensazioni della vigilia?

Sì, ormai ci siamo. La nostra festa incombe e io e i miei più stretti collaboratori stiamo definendo gli ultimi dettagli organizzativi. Anche quest’anno le difficoltà non sono mancate ma con il mio nuovo gruppo di lavoro, che ora annovera anche diverse figure femminili, abbiamo lavorato non poco per regalare alla nostra città un evento straordinario, entrato nel cuore di tutti. La nostra è una squadra ormai collaudata, siamo un’ Associazione autonoma, priva di colori politici. Mi corre l’obbligo di ringraziare chi mi ha preceduto, chi ha fatto parte del comitato lo scorso anno, l’amministrazione comunale nelle persone dell’assessore Luca Di Ruzza e del sindaco Libero Mazzaroppi, rivelatisi ancora una volta sensibili alla nostra manifestazione. Un ringraziamento particolare  anche alla Regione Lazio per il consueto contributo e un plauso grande agli otto capi-contrada, il supporto dei quali è imprescindibile. Uno speciale grazie ai miei famigliari che in questo periodo particolare dell’anno mi stanno sempre vicino e un pensiero particolare a mio padre Salvatore che anche quest’anno si godrà la festa da lassù…”

Si riparte dal successo dell’ultima edizione: che Palio sarà quello targato 2018?

“Quello dello scorso anno fu una sorta di anno zero, non solo per me. Fu un’edizione particolare per diversi motivi, ma, nonostante tutto, i nostri sforzi furono premiati al di là di qualche polemica che fa parte del gioco e che sarà destinata a condire sempre un evento come il Palio. A distanza di un anno abbiamo raddoppiato il nostro impegno cercando di intervenire laddove si era presentato qualche problema, abbiamo studiato iniziative nuove volte a rendere la nostra festa ancora più affascinante. Dateci fiducia anche perchè sarà una quinta edizione ricca di novità”.

 Ci illustri le più significative…

Gli elementi nuovi sono diversi. In primo luogo anche quest’anno la postazione palco stazionerà nell’area compresa tra l’edicola e l’ex fontana, ma sarà più piccola rispetto allo scorso anno.  L’ingresso delle otto contrade è rimasto invariato così come i varchi loro destinati, mentre la cerimonia inaugurale affidata ai tedofori avrà luogo la mattina del 26, giorno di apertura della festa con il Palio dei bambini. Il perimetro della Piazza sarà interdetto al traffico veicolare già dalle 18 e saranno allestite aree ad hoc riservate a disabili, anziani e bambini, mentre non mancheranno le offerte di qualità proposte dai vari stand gastronomici. Quest’anno il Palio avrà una giornata in più: un’altra novità importante è infatti relativa alla giornata di San Costanzo, sabato 1 settembre quando, dopo i festeggiamenti in onore del nostro Santo Patrono, avrà luogo il gioco del tiro alla fune, cui abbiamo dedicato un’intera serata per evitare le lungaggini registratesi negli ultimi anni. Poi seguirà una ricca lotteria…”

Ci spieghi meglio…

Sì, dopo il tiro alla fune, vareremo un altro esperimento nuovo, una lotteria a premi (37 in tutto, costo del biglietto 2 euro e 50) che chiuderà in grande stile la terza serata prima del grande finale di domenica 2 settembre. Un’iniziativa nuova che sono sicuro riscuoterà il giusto apprezzamento. Mi preme poi sottolineare una cosa: il ricavato dei biglietti sarà destinato alle contrade, un modo intelligente per venire incontro alle otto squadre alle prese con diverse e onerose spese”.

Sul fronte giochi come vi state muovendo?

Abbiamo deciso di confermare tutti e nove i giochi della scorsa edizione ma già abbiamo in mente qualcosa di nuovo in vista della prossima. Stiamo studiando qualcosa di originale, che possa richiamare le tradizioni dei nostri antenati, che è poi lo scopo della nostra bella festa. Bisogna pensare al futuro senza però prima aver rivolto uno sguardo al nostro nobile passato. L’unico dubbio è relativo al gioco che chiuderà il Palio: molto probabilmente l’ultima disciplina sarà il salto con la corda, mentre quest’anno la cannata sarà più leggera (sette litri in luogo dei consueti dieci, ndr). Poi, sulla scorta di quanto accaduto lo scorso anno, abbiamo ritenuto opportuno introdurre le fotocellule (escluso il mini Palio), al fine di evitare errori tesi ad alimentare sterili polemiche. Un esperimento curioso che, mi auguro, riesca a consentire alla festa di fare un significativo salto di qualità”.

 Anche questa edizione sarà aperta dai bambini…

Sì, dopo il successo delle scorse edizioni, abbiamo deciso di lasciare invariata una formula ormai consolidata. I bambini rappresentano il futuro, sono un patrimonio da difendere gelosamente, perchè un giorno saranno loro i protagonisti del Palio. Il proscenio iniziale sarà dedicato interamente ai nostri bimbi, la cui festa ha ormai assunto, dopo un inizio in sordina, una dimensione inimmaginabile qualche anno fa”.

Un mini Palio all’insegna della Piazza, protagonista del clamoroso poker..

“La Piazza è favorita, ma attenzione alle altre squadre che faranno di tutto per spezzarne l’egemonia. Voci insistenti parlano inoltre di una Piazza sugli scudi anche per il Palio degli adulti: la squadra gialloverde è molto agguerita ed è pronta, insieme alle solite favorite Crucela, Canapine e Valli a sottrarre lo scettro ai campioni in carica di San Marco. Ma al di là dell’aspetto strettamente ludico, spero vivamente che l’imminente quinta edizione si svolga all’insegna del sano divertimento, dell’amicizia, del reciproco rispetto, valori importanti che sottendono a una manifestazione che vuole unire e mai dividere. L’auspicio è quello di vivere cinque giorni entusiasmanti con la nostra piazza gremita all’inverosimile, colorata ed entusiasta, con una cornice degna dell’evento che ci apprestiamo a vivere. Confido in un pubblico caloroso ma anche composto, che dimostri maturità e senso civico, senza trascendere in atteggiamenti sbagliati che nuocerebbero a tutti. La festa ormai ha varcato i nostri confini ed esportare un’immagine bella della nostra città è fondamentale. Siamo Aquino, non dobbiamo mai dimenticarlo”.

Libero Marino