E’ nata nel 2018 e non vuole più fermarsi. Parliamo dell’azienda agricola aquinate Tre Radici, un sogno diventato presto realtà grazie all’instancabile lavoro di tre ragazzi di Aquino: Valerio Fontana, Giuseppe Provvisiero e Andrea Rosso. Ci sono loro dietro questo progetto intrigante che rappresenta un unicum sul nostro territorio. Un settore, quello agricolo, sul quale i tre aquinati hanno puntato con decisione, convinti fin da subito del successo dell’operazione. La svolta si è registrata nel 2020, quando i loro sacrifici sono stati premiati dalla Regione Lazio, con un bando che li ha visti vincitori. Un riconoscimento prestigioso che ha fatto lievitare entusiasmo e voglia di mettersi in gioco.

La loro base logistica è in località Saudoni (zona San Pietro Vetere), non lontana dall’area archeologica di Aquinum. E’ in quell’ettaro di terra di loro proprietà che ogni giorno lavorano, sperimentano, studiano. Altri quattro ettari di terreno sono poi nella zona dei Pantani. Prodotti biologici, certificati, senza trattamenti chimici e pesticidi, in nome del mangiare sano e genuino.

E’ questa, del resto, la filosofia che muove i responsabili dell’azienda: confezionare alimenti capaci di soddisfare il consumatore finale senza nuocere all’ambiente. Prodotti di nicchia, perchè, come sottolineano i responsabili  “la qualità deve sempre prevalere sulla quantità”. Per fare questo si sono nel frattempo dotati di macchinari ad hoc.

La genesi – I ragazzi ricostruiscono brevemente il loro iter: “Volevamo un qualcosa che fosse realmente nostro, spiegano, cimentandoci in un settore di cui conoscevamo solo l’abc. Volevamo stupire, fare la differenza, innovare, pur sempre rimanendo ancorati alla tradizione. Inizialmente siamo partiti dalle bacche di goji e dall’allevamento di lumache, poi, dopo un paio di anni di apprendistato, abbiamo provato altri esperimenti. Abbiamo così iniziato con la coltura di zucche, patate e zucchine, prodotti poi venduti al dettaglio. Abbiamo superato, proseguono, diverse difficoltà, in primis la mancanza di un impianto di acqua. Caricavamo, all’inizio, circa 200 bottiglie al giorno sulla macchina, un lavoro faticosissimo, che dà la giusta misura dei problemi iniziali”.

I prodotti – “Attualmente facciamo alimenti stagionali. Nel periodo estivo curiamo l’orto, nel periodo invernale ci concentriamo più sul cerealicolo e sui broccoletti. A fine estate, finita la parte degli ortaggi, iniziamo a lavorare il grano da cui abbiamo ricavato la nostra naturale farina (con grano tenero Pandas) lavorata a pietra, come si faceva una volta. Da poco poi siamo alle prese con altri prodotti come il farro, mentre in passato abbiamo provato anche con l’orzo. Ultimamente stiamo anche piantando fiori eduli commestibili, utili per la decorazione dei piatti. Il nostro menu è molto variegato: dalle more e i fichi in confettura, agli ortaggi e le verdure trasformate in creme sott’olio, alla mostarda di peperoni fino alla composta di cipolle rosse e alla crema di broccoli, uno dei marchi di fabbrica dell’azienda.

Progetti futuri – “Nel settembre 2023 siamo stati di scena presso il Borgo diVino, manifestazione enogastronomica che ogni anno si svolge nel nostro borgo medievale. Più recentemente siamo stati ospiti a Sora presso una enoteca. Sono proprio le enoteche e i caseifici le realtà commerciali con le quali ci interfacciamo di più. Tra qualche mese, infine, saremo protagonisti anche nel nostro Palio della Contea con uno stand tutto per noi. Ci siamo dotati anche di un sito internet (www.treradici.it), sia per pubblicizzare maggiormente i nostri prodotti, sia per venderli. In cantiere abbiamo tanti altri progetti, ci piace l’idea di un Open Day su uno dei nostri terreni: un vero e proprio evento che ci consentirà di accogliere tanti curiosi e spiegare loro chi siamo e di cosa ci occupiamo”.

Complimenti, ragazzi!