Ricevuto e pubblicato:
In un recente articolo a caratteri cubitali ho letto, in buona sostanza, Giannitelli si sarebbe dimesso da consigliere comunale rassegnando anche l’incarico istituzionale da vice-sindaco della Città.
Quale fonte informativa l’estensore dell’articolo – notoriamente vicino a Libero Mazzaroppi – cita una missiva che lo stesso Giannitelli avrebbe fatto pervenire al protocollo in data 20 dic. 2012.
Siccome mi è già capitato d’imbattermi nel citato estensore – un soggetto che si dileggia a scrivere senza documentarsi e vivendo, in pratica, costantemente sotto dettatura altrui – mi sono preso la briga di visionare personalmente lo scritto di Mario Giannitelli senza, tuttavia, ravvisare in esso l’espressione: “dimissioni da consigliere” o “dimissioni dall’incarico istituzionale di vice-sindaco”.
Né, d’altro canto, mi risulta – e ciò mi sembra dirimente – che sia stato avviato l’iter (necessario) per la surroga consiliare né che alcun consigliere – nemmeno quelli di colore mazzaroppiano – abbiano sollecitato il presidente dell’assise comunale ad indire il Consiglio per la prevista e necessaria sostituzione di Mario Giannitelli.
A ben leggere l’articolo pubblicato, poi, è facile notare come i primi dieci righi (e l’intero titolo) sono fuori le virgolette essendo, invece, relegati in esse (virgolette) sole quelle espressioni di dissenso di Mario Giannitelli che fanno riferimento al suo disaccordo con la maggioranza circa la possibilità di scelta – quale candidato sindaco consigliere esterno alla maggioranza stessa.
Ma in democrazia gli atti di dissenso sono connaturati alla dialettica politica; dialettica, per altro, ispiratrice di quei gruppi dove il senso di libertà e democraticità è più accentuato e vivo che mai.
Con il presente articolo, pertanto, voglio stigmatizzare la condotta dell’estensore che, di fatto, ha strumentalizzato a vantaggio del proprio leader un’informazione che, in verità, andava divulgata per quello che era ovverosia: un atto di mero dissenso.
Ma la strumentalizzazione della notizia – che pare sia finita anche sui profili facebook di consorti e parenti – non deve destare meraviglia in questo periodo preelettorale; così come non deve suscitare stupore la partecipazione in blocco alla cena Caritas 2012 di persone e personaggi mai visti prima di allora al citato evento ma animati, oggi, da cotanto che Mario – di altro slancio compassionevole e caritativo.
Comunque, per non perdere la mia obiettività e per mettere in discussione anche la mia lettura del comunicato di Giannitelli, rivolgo a questi un quesito: se con quella missiva, caro Giannitelli, ti sei voluto dimettere ti prego di esplicitarlo intervenendo con un tuo personale articolo che sia univoco in questa direzione.
All’amico estensore dell’articolo ed al suo entourage dico, invece, che se queste sono le premesse del vostro rinnovamento, allora, fate meglio a non presentarvi all’elettorato!!!

Aquino, 05 gennaio 2013
Emanuele Tomassi