scappaticci

Al Sindaco di Aquino

Dott. Libero Mazzaroppi

Agli Assessori Comunali

A tutti i cittadini

 

 

In riferimento a quanto accaduto in questi ultimi tempi nella vita politica della città di Aquino e al clamore che ha suscitato la mia presa di posizione in quanto Segretario del Partito Democratico, collocandomi all’opposizione di quanto realizzato fino ad ora del programma inizialmente condiviso in campagna elettorale, sento la necessità di chiarire ancora una volta alcuni punti essenziali.

Innanzitutto, ci tengo a precisare che la locale sezione del PD si è collocata all’opposizione di questa maggioranza non per “scimmiottare” con coloro che fino ad oggi sono stati definiti “i miei detrattori”, ma per motivazioni ben più importanti e per il bene della collettività.

Se ad oggi sono stato costretto a prendere questa drastica decisione, seppur sofferta, è esclusivamente per l’indifferenza, l’arroganza e la negligenza con le quali avete stravolto i principi fondamentali che hanno ispirato la stesura del nostro programma elettorale.

Al contempo mi chiedo come fate a non percepire le mie stesse sensazioni guardando negli occhi i cittadini immersi nelle loro difficoltà, e non poter dar loro alcun tipo di risposta o soluzione.

Non si può far finta che tutto vada bene, quando poi mi sento dire dalle famiglie che si trovano in condizioni di disagio, (vedi FIAT e Indotto in Cassa Integrazione), quanto grave sia stato il peso del pagamento della TASI nel bilancio familiare, sottraendo così importanti risorse che potevano essere impiegate nelle necessità quotidiane.

Nel fare queste affermazioni, non mi rivolgo solamente al Sindaco, ma anche a tutti gli Assessori i quali, piuttosto che intascare per intero e in silenzio le loro indennità di carica, avrebbero potuto intraprendere azioni diverse per cercare quanto meno di tamponare la gravità della situazione, riducendo magari i loro stipendi e fare insieme al Sindaco scelte amministrative differenti, che sicuramente sarebbero state prese se fossi stato parte attiva dell’Esecutivo.

A tal proposito, se tutto quello che ho esposto finora in aggiunta agli undici punti elencati precedentemente, “licenziamento” compreso, possono essere definiti da voi amministratori “monumentali sciocchezze”, il PD non può fare altrettanto, dal momento che il nostro partito si è da sempre battuto a difesa dei lavoratori.

Vi esorto, pertanto, a rivedere le scelte amministrative prese fino a questo momento e rivalutare il programma condiviso con gli elettori, per intraprendere un percorso costruttivo insieme che di fatto non è mai iniziato.

In caso contrario, non potrò fare a meno di continuare ad oppormi fermamente e a vigilare costantemente sull’attività amministrativa, nell’esclusivo interesse dei cittadini.

 

 

Il Segretario

Paolo Scappaticci