Finisce a reti bianche l’attesa sfida della terza giornata tra Arpino ed Aquino. Gli uomini di Gilberto D’Ammassa, reduci dal passo falso interno contro il Sant’Apollinare (squadra che continua a vincere e convincere come testimonia il terzo successo di fila ai danni del Paliano), erano chiamati ad una prova di carattere. Un ulteriore rovescio infatti avrebbe certificato una piccola crisi in casa bianconera ed invece è maturato un buon pari, figlio di una gara autorevole, interpretata sin dall’inizio col piglio giusto. Prima frazione appannaggio dell’undici bianconero, nella ripresa meglio i padroni di casa.Bianconeri apparsi, sin dall’inizio, pugnaci e combattivi, desiderosi, nonostante l’emergenza, di ottenere un risultato importante. La gara non si presentava affatto facile alla luce delle numerose defezioni che attanagliavano l’organico aquinate. Alla nutrita lista degli indisponibili si aggiungeva, nelle ultime ore, anche Silvestrone Roccia, rilevato da Paolo Iadecola, autore comunque di una buona prova. Il mister aquinate portava in extremis in panchina Yuri Di Mascio (non allenatosi praticamente mai in settimana) e capitan Mazzaroppi (in precarie condizioni a causa di un incipiente sintomo influenzale). La situazione di estrema emergenza obbligava il mister a rinunciare al collaudato 4-4-2 in luogo di un 4-5-1 inedito che vedeva il baby Piscopo quale unico terminale offensivo. Troppo poco per recare guai seri verso l’attenta retroguardia di casa che annoverava, tra gli altri, uomini del calibro di Luca Rapini (ex Sora, lo scorso anno in promozione). Centrocampo folto e robusto che vedeva il  rientrante Fabio Gabriele a fare filtro ed il veterano Casale ad illuminare la manovra bianconera coadiuvati, sulle corsie esterne, da Palombo e Ardone. Poco piu’ dietro agiva Martucci a protezione del reparto difensivo composto dalla coppia centrale Fortuna – Mernini con Riccio e F. Colella a presidiare le rispettive corsie esterne. Atteggiamento quindi giocoforza prudente e guardingo. Nonostante tutto i bianconeri si mostravano, sin dalle prime battute, piu’ intraprendenti. Prima mezz’ora tutta di marca bianconera. Già dopo otto minuti i bianconeri sfioravano il gol del vantaggio con Piscopo sul quale era provvidenziale, in uscita, Petricca.  Al 18′ Ardone riceveva un ottimo pallone sull’out sinistro dell’area arpinate e si produceva in una conclusione di sinistro che superava la trasversale. Al 33′ un tiro – cross di Riccio causava non pochi problemi al numero uno arpinate che sventava la minaccia rifugiandosi in angolo. Erano segnali di un Aquino vivo e presente, abile a  inaridire le fonti di gioco arpinate con un pressing molto efficace. Bianconeri attenti ed ordinati in tutte le zone del campo. Gli uomini di Salvatici non impensierivano praticamente mai la porta difesa da Paolo Iadecola e non accadeva piu’ nulla fino al termine del primo segmento di match. Pochi istanti prima del riposo Riccio (toccato duro) veniva avvicendato da Ljljanic.

La ripresa si apriva con due sostanziali novità. Il mister aquinate gettava nella mischia capitan Mazzaroppi e Di Mascio che rilevavano rispettivamente Piscopo e Gabriele. Dopo soli otto minuti Giannetti, ispirato da Nardone, aveva sulla testa la palla del 1-0 ma l’attaccante di casa non inquadrava la porta gettando alle ortiche una clamorosa chance. La gara poi si trascinava via senza particolari sussulti, il gioco ristagnava prevalentemente a centrocampo e le due squadre apparivano quasi paghe del risultato di parità. I ritmi calavano vistosamente e  in seno alle due squadre iniziava a serpeggiare anche la stanchezza. Ma la gara lievitava repentinamente di intensità ad un quarto d’ora dal termine quando Marchione, sugli sviluppi di un ‘azione insistita, effettuava dalla sinistra una sorta di tiro- cross che per un soffio non beffava Iadecola: la sfera si stampava sul palo interno per poi attraversare tutto lo specchio della porta senza che nessun arpinate riuscisse a trovare il tocco vincente. Un brivido lungo la schiena dei tifosi bianconeri presenti in buon numero e autori, come sempre, di un tifo incessante (vedi foto a sinistra). L’Arpino ci credeva e poco piu tardi si faceva ancora minaccioso con Scala che saggiava i riflessi di Paolo Iadecola. I bianconeri replicavano con un fulmineo contropiede avviato da capitan Mazzaroppi che serviva sulla sinistra l’accorrente Colella contrato in angolo da un difensore avversario. Sul susseguente corner Emanuele Casale svettava piu’ in alto di tutti ma la sfera si spegneva a lato. L’ultima emozione la regalava Musi: la punizione del fantasista arpinate lambiva il palo destro della porta bianconera. Pochi istanti dopo  il triplice fischio del signor Ricci di Cassino (buona la sua direzione) sanciva un pareggio giusto. I bianconeri domenica torneranno ad esibirsi al comunale dove scenderà l’ostico Veroli, che ieri ha colto di misura il primo successo stagionale ai danni del fanalino di coda Atina. Una vittoria sarebbe di vitale importanza per non perdere di vista le prime posizioni di classifica.

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