Articolo pubblicato per conto di Lorenzo

La politica dello Struzzo. Di chi per non vedere (il disastro) nasconde la testa. Dice Grincia: il disavanzo di € 530.000 non sono debiti ….!!!! La questione dei debiti del nostro comune è una querelle che si ripete ciclicamente. Come volevasi dimostrare, l’anticipazione che noi abbiamo fatto, nell’articolo del 15 ottobre, sulla scellerata manovra finanziaria ideata dalla “premiata ditta grincia & co. ed alcuni commenti emersi nel corso del consiglio comunale hanno riacceso l’interesse sui debiti del nostro comune. Sono tanti e dobbiamo pagarli noi. Noi senza ombra di dubbio alcuno, senza timore di essere smentiti affermiamo che l’amministrazione Grincia AL SOLO SCOPO DI RIVINCERE LE ELEZIONI, ADOTTANDO POLITICHE DISASTROSE PER LE CASSE COMUNALI ha raggiunto in pochi mesi il massimo livello storico di indebitamento, tanto da passare dai conti in attivo degli anni successivi al 1996 agli oltre 500.000 mila euro di negatività del 2008. E PENSARE CHE L’ANNO NON E’ ANCORA FINITO.Tanto da rinegoziare i PASSIVI e spalmarli in 3 anni. GRINCIA & CO., ed IL SUO UFFICIO DI STAFF (che lavora parallelamente ed a volte in alternativa agli assessori nominati, mettendo in dubbio e facendo venir meno il rapporto di fiducia che deve esistere all’interno di una normale giunta, ovviamente, come al solito, banalizzano la questione debiti, (vedi articolo del sindaco) tanto che un assessore si è impegnato in una pubblica discussione di piazza, nel caso in cui fossero esistiti debiti, a pagarli di tasca sua. In fondo lo ha detto persino il sindaco, durante il consiglio comunale: DEBITI NON CE NE SONO IL DISAVANZO NON SONO DEBITI, SONO SOLDI CHE NON POSSIAMO PAGARE!!!! BRAVO SINDACO, PUOI FARE IL CONSULENTE FINANZIARIO-ECONOMICO A TUTTI I GRANDI DELLA TERRA E RISOLVERE I PROBLEMI CHE OGGI, PURTROPPO AFFLIGGONO MOLTI STATI. A NOI PIACE ESSERE SERIE E NON GIOCARE CON LE DISGRAZIE DI UN TERRITORIO E DI CHI LO VIVE.

Quindi, ribadiamo che, dopo soli 6 mesi dalla “striminzita” vittoria grinciana, i cittadini hanno potuto constatare (con l’aumento sproporzionato delle tasse e la stasi amministrativa) che i debiti esistono. Nel frattempo ci sono stati i rilievi della Corte dei Conti, lo sforamento del patto di stabilità e l’aumento dell’indebitamento che ha superato i 500,000 euro. Ultima precisazione e considerazione, l’indice di indebitamento locale

pro-capite: misura il rapporto tra i residui legati ai debiti per mutui e la popolazione, dice cioè del debito futuro che graverà sulla popolazione per gli investimenti realizzati. L’indebitamento pesa sulle future generazioni ma anche e soprattutto sulla spesa corrente. Infatti il nostro bilancio è bloccato e lo dimostra anche l’indice di rigidità strutturale che nel 2008 è sceso in modo preoccupante, significa in sintesi che i mutui e il costo del personale assorbono quasi l’intero bilancio. Durante l’ultimo consiglio comunale ho affermato che il nostro livello di indebitamento è superiore alla media di quasi tutti i comuni della ciociaria (AQUINO E’ UNO DEI 5 COMUNI SU 91 CHE NON RISPETTA IL PATTO DI STABILITA’ INTERNO) e ritengo perciò che la mia considerazione, rispetto alle obiezioni del sindaco, è dimostrabile con i dati del Ministero per lo Sviluppo Economico. Naturalmente in politica anche la matematica è una opinione, per cui ai posteri l’ardua sentenza.

Libero Mazzaroppi

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