L’Associazione politica “Quarta Fase” esprime la più viva preoccupazione in merito alle delibere di giunta di recente approvazione.

“Nell’attuale situazione di crisi economica mondiale, che coinvolge inevitabilmente anche il nostro territorio, e che sta mettendo a dura prova molte famiglie aquinati, la linea scelta dall’amministrazione comunale è solamente quella di elevare le tariffe ritoccandole dove possibile (TARSU, mensa e trasporto scolastico, piscina e museo comunale) senza avanzare reali soluzioni per l’abbattimento dei costi che l’ente deve affrontare.

All’aumento della TARSU (per la quale è prevista la copertura totale dei costi a carico dei contribuenti) non corrisponde un intervento radicale per l’abbattimento dei costi dovuti alla raccolta ed allo smaltimento dei rifiuti. Siamo nel 2009 ed è vergognoso che nella nostra Città ancora non si sia sviluppato un piano serio ed efficace per la raccolta differenziata dei rifiuti.

Oltre che una necessità per le casse dell’ente è un segno di civiltà.

La tanto annunciata raccolta “porta a porta” ancora non parte ed ogni mese che passa si vanificano i possibili risparmi che l’Ente beneficerebbe da questo strumento.

Ma la nostra maggiore preoccupazione è rivolta all’aumento delle tariffe riguardanti la mensa ed il trasporto scolastici, sopratutto perché vanno a scapito di una fascia debole qual’è quella dei bambini.

Il tentativo dei membri della Giunta di far quadrare i contri cozza con  la realtà del momento che vede molte famiglie in difficoltà a causa della continua cassa integrazione a cui sono sottoposti molti lavoratori se non addirittura alla perdita del posto di lavoro, e questo problema si dovrebbe presentare quasi certamente per l’intero anno 2009 e forse per parte del 2010, sempre che la tanta sospirata ripartenza dell’economia mondiale si concretizzi.

Ora considerato che per accertare la fascia alla quale può accedere un nucleo familiare viene utilizzato il sistema della dichiarazione ISEE e che tale strumento si basa sui redditi percepiti nell’anno precedente, è facilmente comprensibile a quali difficoltà può andare incontro un lavoratore che da un anno all’altro può trovarsi con un reddito drasticamente ridotto per i motivi sopramenzionati.

Quindi oltre al danno (lo stipendio ridotto) la beffa (tariffe più elevate), e cosa dovrebbe fare un genitore? Non mandare il figlio a scuola? O non farlo mangiare alla mensa per risparmiare qualche euro? A pagarne le conseguenze sarebbero proprio i bambini.

Noi proponiamo all’Amministrazione comunale che vengano riviste le tariffe della mensa e del trasporto scolastico, che vengano inseriti degli strumenti di accertamento mensili in modo tale da proporzionare le tariffe al reddito realmente percepito il mese precedente in modo tale da non sottoporre i genitori a spiacevoli scelte.

L’appello lo rivolgiamo soprattutto ai consiglieri di maggioranza che si professano di “sinistra” e che dovrebbero avere a cuore queste problematiche, li invitiamo a fare veramente una politica sociale a favore delle fasce più deboli, perché non basta avere la tessera di partito o partecipare a convegni, chi può, come nel vostro caso, deve agire da persona veramente di sinistra.”

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