liberoRiportiamo di seguito la dichiarazione di voto sull’assestamento di bilancio fattaci pervenire dal Consigliere Comunale Libero Mazzaroppi Capogruppo di “Aquino nel cuore”:

La manovra di Assestamento, oggi (26.11.2009 N.d.r.) all’esame del Consiglio Comunale, diventa l’ennesima occasione, per fare una brevissima analisi dello stato di salute della nostra Città e soprattutto della maggioranza che la governa. Di un sindaco che continua a far promesse, o tenta di farle, al solo scopo di tenere insieme la coalizione, per raggiungere il suo obiettivo, per soddisfare la sua sfacciata e marcata bramosia di portare a termine il mandato.

Un mandato che sta devastando tutto quello che incontra per strada e che resta di una Città che continua inesorabilmente a perdere colpi, sia in termini di crescita, che in termini di rappresentatività, prestigio e competitività.

Da tempo abbiamo chiarito quali sono le nostre posizioni in merito alla crisi in atto, quali i nostri propositi e quali i nostri intendimenti; lo abbiamo fatto pubblicamente informando i cittadini in pubblici incontri ed a breve ne organizzeremo un altro.

Non vogliamo apparire come quelli che contestano tutto, a prescindere, e per questo vogliamo sottolineare positivamente alcuni finanziamenti concessi dalla Regione Lazio, diretti a mettere in campo risorse per la manutenzione straordinaria delle strade, gravemente degradate, (situazione da noi costantemente denunciata e sollecitata tramite interrogazioni e solleciti) e per il recupero della sede comunale visibilmente malandata.

Purtroppo, dire che tutto questo è insignificante nell’ottica di una crescita responsabile e di uno sviluppo sensibilmente programmato, è cosa assai ovvia. Mancano interventi, che noi riteniamo assolutamente necessari, per migliorare e mettere in sicurezza gli edifici scolastici; sono inesistenti (e questo è grave) aggiustamenti sulla spesa rivolta alle politiche sociali, indispensabili alla crescita di un territorio, non esistono efficaci manovre correttive destinate alle famiglie messe a dura prova dalla crisi e dalle esorbitanti tassazioni imposte dal sindaco e dalla sua giunta.

Ma, al netto di questi pochi e facilmente individuabili interventi, derivanti da qualche aggiustamento di tiro nel finanziamento della Regione Lazio, quindi, abbiamo delle serie difficoltà ad individuare altre note degne di menzione.

Anzi, è desolante denunciare in questo pubblico consesso, l’ennesima figuraccia rimediata dal sindaco e dal suo delegato, oggi assente perché non in linea con il sindaco per l’adesione alle Cinquecittà (lui è contrario), che vanno ad allungare la lunghissima sequela di pareri negativi incassati. E’ il settimo documento contabile che presenta irregolarità e desta la preoccupazione dell’organo di revisione che lo boccia inesorabilmente, senza mezzi termini.

Una maggioranza, benché in sindaco si sbracci ad esternare il contrario, oramai in frantumi, dove al suo interno regnano la diffidenza e le allergie (situazioni che vedrete presto esploderanno in maniera fragorosa), tanto incapace da non essere riuscita a fare nulla, in questi ultimi 2 anni, o meglio a fare solo danni, quanto per l’ennesima volta arrogante nel tentativo di approvare alla spicciolata testi improvvisati su temi che richiederebbero ben altri approfondimenti.

Manca, in questo atto, una relazione di qualcuno che abbia senso di responsabilità. Un approfondimento serio, motivato, una valutazione dignitosa.

Tutti ricorderanno cosa è accaduto nella sessione di Consiglio tenutasi il mese scorso per approvare il Rendiconto e la Salvaguardia, il ruolo giocato dal sindaco e dal suo delegato, le illegittimità, le omissioni, i falsi, i provvedimenti che hanno preceduto quella farsa di votazione, i diritti violati e quant’altro, ma di questo ce ne occuperemo altrove.

Per la verità, io mi aspettavo tutto questo e lo avevo anticipato in un comizio e l’ ho ribadito nel mio intervento in consiglio, purtroppo abbiamo dovuto subire, per l’ennesima volta, un qualcosa di molto negativo per l’economia aquinate, per il resto siamo ancora di fronte a provvedimenti fumosi, incapaci di contribuire in modo fattivo alla crescita reale della nostra città.

Partendo da queste considerazioni, vorrei provare ad offrire ai cittadini uno spaccato su quello che non si è detto e che realmente accade. Tutte questioni che attengono alla politica ed al posizionamento di questa o quella forza, più interessata a capire cosa succederà alle prossime elezioni che al futuro di Aquino.

Per comprendere la mia riflessione, occorre tornare indietro di qualche settimana ed incrociare le risultanze di una amministrazione che fa oramai acqua da tutte le parti; che ha inondato, quindi, le campagne, le strade, le case delle famiglie, oltre che il palazzo comunale, di inefficienza e di negligenza politico-amministrativa.

A lungo abbiamo elencato i problemi che assillano la città e continueremo a farlo con costanza continuando ad alimentare il rapporto fecondo che abbiamo instaurato con i concittadini. L’amministrazione Grincia presenta delle lacune, incapace com’è di prendere di petto e risolvere anche i più piccoli problemi del paese.

Aquino percorre, da tempo, una strada involutiva, facendo passi indietro spaventosi; un’amministrazione, ma soprattutto un sindaco, arroccata nel palazzo, non in grado di prendere in seria considerazione i problemi socio-economici della città che governa, è solo deleteria per la vita sociale, economica e culturale della collettività che, di contro, ha fame di risorse.

Per questo chiediamo al sindaco Grincia un gesto di dignità ed autocritica, facendo un’analisi seria della sua personale incapacità ed inettitudine ad amministrare il paese.

Ti chiedo, ti chiediamo, le dimissioni ufficiali, al fine di consentire ad una nuova compagine amministrativa di garantire progresso, decoro, benessere, rispetto e dignità per Aquino.

Noi continueremo, come fatto sinora, a non demordere e a continuare quell’azione di controllo che alcune volte è stata capace, nonostante l’odio seminato nei nostri confronti, anche, di far tornare indietro chi governa, come è successo per un consiglio di qualche tempo fa e con le riflessioni, ultime, del Cons. De Clemente. Incalzeremo il Sindaco affinché si sforzi a passare, dalla politica degli annunci e degli slogan, a quella dei fatti. Lavoreremo con la serietà e la serenità che ci ha accompagnato in questi anni, senza i riflettori dei media ma con quelli della storia che, in modo severo, porterà giudizi sull’operato di ognuno di noi.

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