riceviamo e pubblichiamo la nota dei consiglieri di opposizione del gruppo “Aquino nel cuore”:

“IL  SABOTATORE”

L’estenuante seduta consiliare sull’ “adesione del Comune di Aquino a Cinquecittà” e sulla “manovra di assestamento del bilancio” di giovedì scorso (26 novembre n.d.r.)  sarà pure durata 5 ore ma almeno è servita a far intendere chiaramente a tutti chi è l’unica persona che, oramai fin dalle ultime elezioni, tiene sotto scacco Voi, il Comune e l’intera Città.

Sorvoliamo su tutte le innumerevoli occasioni nelle quali, nel corso di un finalmente sereno svolgimento del dibattito consiliare su tematiche di interesse collettivo, quale l’adesione del Comune di Aquino all’Unione Cinquecittà, tutti, noi e voi, abbiamo dovuto patire le stizzite interruzioni, senza né capo né coda, del Sindaco, che puntualmente strozzavano la discussione ed inducevano chi, in quel momento stava intervenendo, a replicargli o ad invitarlo a non interrompere più, ovviamente inutilmente.

Ad esempio, tutti hanno avuto modo di verificare quanto pernicioso per la discussione -in uno dei rarissimi momenti di effettiva dialettica politica maggioranza ed opposizione- sia stato il divieto a continuare il suo intervento imposto al consigliere Euriti, il quale, assessore a Cinquecittà, stava opportunamente chiarendo, su nostra sollecitazione, alcuni aspetti della fondamentale questione relativa al pagamento dell’IVA sui servizi resi da Cinquecittà: “Glielo dici dopo..” tuonava il Sindaco, come se Euriti stesse raccontando un fatto privato e non una questione relativa alla sua carica.

Sorvoliamo anche su tutto ciò che di pittoresco e di teatrale, per certi aspetti anche divertente, è oramai diventata l’assise comunale, e chissà per merito di chi, e ci soffermiamo invece su una questione strettamente politica.

Egregi colleghi, voi ben sapete quali enormi problematiche si nascondono sotto la questione Unione Cinquecittà: c’è, in primis l’incerto destino lavorativo di 16 famiglie, destino che noi vogliamo invece certo e garantito, senza le chiacchere di chi, pur rivestendo la carica di vicesindaco, della grave ed articolata questione, cosi’ come delle connesse tematiche amministrative, ancora non ha capito N I E N T E, come peraltro a tutti dimostrato in consiglio; c’è la questione, che peraltro involge la vostra e non la nostra responsabilità, della tanto discussa “stabilizzazione”; c’è la questione dell’affidamento del servizio di nettezza urbana, provvedimento che anch’esso involge la vostra e non la nostra responsabilità e che dallo stesso Sindaco è stato in qualche modo riconosciuto illegittimo (e se lo ammette pure lui….!); vi è una questione di costi per oltre 400.000 euro annuali che il Comune eroga all’unione, costi che, per esempio, per alcuni servizi sono di gran lunga superiore a quello erogato nelle precedenti diverse gestioni; vi è una questione in ordine al pagamento dell’IVA su questi servizi; vi è una non meno grave questione di trasparenza amministrativa: vi abbiamo mostrato carte alla mano che a noi consiglieri ci è stato negato l’accesso agli atti, ivi inclusi i bilanci e le deliberazioni del consiglio dell’Unione

Ebbene, di fronte a queste questioni, ed in seguito anche alle varie sollecitazioni a “cooperare nell’interesse della città” a non fare soltanto ostruzionismo”, vi abbiamo chiesto una cosa del tutto ragionevole: facciamo una commissione consiliare congiunta composta da membri della maggioranza e dell’opposizione per studiare e verificare seriamente ed INSIEME tutte le problematiche e giungere ad una COMUNE decisione in ordine alla convenienza per noi di aderire a Cinquecittà e ciò in funzione sia della più ampia tutela dei lavoratori che del vantaggio economico e finanziario per il Comune.

Nel nostro intento la Commissione, pur nel reciproco rispetto dei ruoli, sarebbe serenamente pervenuta ad una decisione unanime che l’intero consiglio avrebbe fatta propria, ciò significa che anche noi, seppur opposizione e quindi non tenuti ad assumerci responsabilità di governo, che spettano solo a voi, avremmo assunto delle responsabilità politiche ed amministrative su questioni di massima rilevanza per la città.

Il Sindaco, che addirittura neanche voleva far votare in consiglio la proposta, ve lo ha impedito, proclamando “decido io l’indirizzo della maggioranza” e di fatto inducendovi a votare contro la commissione, sebbene siamo certi -anche per avercelo personalmente confermato qualcuno di voi – che la nostra proposta, se non altro nella prospettiva del tanto vagheggiato abbassamento dei toni dello scontro politico, oltre che, soprattutto, delle effettiva necessità di approfondimento, era tutt’altro che sgradita a molti di voi.

Quale è stato il risultato?

Avete votato solo voi l’adesione a Cinquecittà, accollandovi tutto il fardello di responsabilità politiche amministrative (e non solo) di cui sopra e questo per volere del Sindaco.

Avete legittimato noi, ora più che mai, a verificare dall’esterno l’evolversi della vicenda.

Vi siete assunti da soli e senza alcun opportuno approfondimento la responsabilità di tutto ciò che nel prossimo futuro si verificherà e che nessuno – nella denegatissima eventualità che per qualsivoglia ragione dovesse esser non più “rinnovabile” l’affidamento del servizio di nettezza urbana all’Unione Cinquecittà e conseguente risoluzione dei rapporti di lavoro– venga a versare lacrime di coccodrillo o a chiamarci in causa: come voi da soli avreste fatto il pasticcio così voi da soli, rifiutando il nostro aiuto, non sareste stati in grado di risolverlo.

Ma vi siete mai chiesti: per quale vera ragione non è stata istituita la Commissione??  perché ci avete impedito di assumerci anche noi delle responsabilità??  cosa ci rimettevate? Avevate solo “da guadagnarci” o no… ??

La verità è che chi vi ha detto di non salutarci per strada non vuole che tra noi ci sia contatto alcuno, neanche quando le nostre qualità di amministratori comunali e l’interesse della città lo imporrebbero.

Il sindaco vuole insomma che tra noi resti il clima di scontro totale, e ne è lui il principale fautore, perché da questa nostra contrapposizione – oramai è chiaro – lui trae profitto in favore della sua invincibile ossessione di restare Sindaco, anche quando le condizioni politiche ed amministrative e l’interesse della città, forse gli consiglierebbero di farsi da parte: solo questa può essere la spiegazione per una condotta politica e amministrativa altrimenti inspiegabile.

Come abbiamo detto in pubblico consiglio, il vero problema politico di Aquino è a questo punto solo il Sindaco, cioè quello stesso soggetto che, in teoria, i problemi ad Aquino dovrebbe risolverli.

Siamo sicuri che domenica prossima non ci sarà il solito vostro “spontaneo” comunicato di forzata solidarietà al sindaco.


Cons Avv Carlo Risi       Cons. Dott. Libero Mazzaroppi

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