In merito allo strumentale polverone sollevato dal cons. Mazzaroppi circa rette non pagate a “due case famiglia” da “ben” cinque mesi, ho chiesto delucidazioni all’ufficio preposto che mi ha risposto nel modo che segue. Faccio presente comunque che in qualsiasi Comune per ragioni di vario tipo, molti mandati vengono pagati anche molti mesi dopo, cosa che non avviene in questo Comune nonostante le tante difficoltà che stiamo attraversando. In ogni caso si tratterebbe di due mesi, e non cinque.

Ecco le ragioni così come spiegato dall’addetta dell’ufficio dei servizi sociali:

 

  1. I mesi ancora da liquidare sono solo 2 (Ottobre e Novembre, poiché la fattura di Dicembre  non è ancora pervenuta) e non 5, come dice l’articolo. Considerando poi che le fatture arrivano in genere i primi del mese successivo al quale si riferiscono e considerando quindi come primo mese scoperto Ottobre 2009, sono solo appena 2 mesi di ritardo rispetto alla norma (infatti la fattura di Ottobre sarebbe stata pagata intorno alla metà di Novembre e cioè due mesi fa);
  2. Il problema, comunque, si è verificato poiché la determinazione di impegno delle somme necessarie a coprire l’ultimo periodo dell’anno 2009, è stata trattenuta tra la Ragioneria (per mancato Visto di copertura) e la Segreteria dai primi di Settembre, quando ancora era in servizio il Segretario Campitiello, che non è più in questa sede;
  3. 3.      Questo atto di impegno è stato firmato solo ai primi di Dicembre, dopo che la sottoscritta ha comunicato ufficialmente, per sbloccare la questione, il numero della determinazione regionale con la quale si assegnavano i famosi 92.500,00 Euro di finanziamento. Ciò era però già ben noto da diversi mesi, tant’è che già precedentemente erano state impegnate parzialmente delle somme, sempre su quel medesimo capitolo, e le stesse erano state sia vistate dall’ufficio finanziario e sia formalizzate dal segretario. Quindi il problema che quei famosi € 92.500,00 fossero sì stati concessi, ma non ancora accreditati, non era stato in precedenza motivo di ostacolo al visto da parte del ragioniere.
  4. Quando, chiaramente, ai primi di dicembre tutto si è risolto, è stato troppo tardi affinché il mandato giungesse nei termini in Banca, dato che la Banca non effettua mandati per oltre un mese nel periodo natalizio;
  5. Va chiarito, infine, che il riferimento alle due Case Famiglia di cui si fa cenno negli articoli, non riguardano le due strutture che accolgono i bambini di Aquino e cioè “Peter pan” e “Suore Agostiniane”, ma bensì “Peter Pan”, che è la struttura che ha sollevato il polverone e messo mezzo mondo a rumore, e la RSA di Cervaro dove è ricoverata una disabile di Aquino;
  6. A tale proposito va detto che quella struttura non è accreditata presso la Regione Lazio, requisito indispensabile affinché il Comune possa richiedere almeno l’80% della spesa anticipata. Questo vuol dire che, nel caso specifico, il Comune di Aquino per andare incontro alla richiesta del padre della disabile, avrebbe dovuto accollarsi la spesa al 100%, spesa  come è immaginabile non indifferente. Già è un problema anticipare le rette RSA per le situazioni regolari, poiché la Regione restituisce quanto richiesto (80%) con almeno due anni di ritardo, quindi è impossibile pagare la retta totalmente perché il Comune non ha tale disponibilità.        

 Antonino Grincia

Sindaco di Aquino

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