“Consiglio vivamente a Buschini di stare attento a fare certe affermazioni e
di informarsi bene prima di sparare a zero, in maniera a dir poco demagogica e
strumentale, su fatti, decisioni e scelte prese coscienziosamente dai vertici
del Consorzio di Bonifica Valle del Liri”. Il candidato del Pdl al Consiglio
regionale del Lazio, Mario Abbruzzese, tirato per i capelli nella vicenda
legata alle promozioni di venti dipendenti al Consorzio di Bonifica, risponde
alle accuse lanciate sulle pagine dei giornali locali, dal giovanissimo
esponente di centrosinistra. “I politici di sinistra, locali e nazionali, ma
questo ormai tutti lo hanno capito, anche i loro stessi elettori, predicano
bene e razzola male. Buschini ha perso l’ennesima occasione per tacere e per
evitare una brutta figura – ha continuano Mario Abbruzzese -. Intanto perché le
cose dette solo ora, in piena campagna elettorale, passano a tutti come un non
volere il bene dei lavoratori del Consorzio. Poi, la decisione di promuovere i
venti dipendenti è stata presa, oltre sei mesi fa, dalla Giunta e non dal
Consiglio del “Valle del Liri”, di cui io faccio parte. Per giunta, come ha già
sottolineato anche il presidente dell’Ente, Matronicola, le promozioni sono
state possibili grazie alla legge sul riordino dei Consorzi di Bonifica, legge
che ha eliminato i gettoni di presenza. I soldi recuperati – ha spiegato
Abbruzzese – sono stati ben reimpiegati, se alla fine sono serviti per
aumentare gli stipendi a chi, da anni, lavora con professionalità e serietà”.
Abbruzzese è rammaricato per questa sterile ed inutile polemica, fatta solo per
screditare l’operato di chi opera nell’interesse del territorio. Ma questo non
vuol dire che il centrodestra non è in grado di rispondere a tono alle falsità
del centrosinistra. “La nostra è la politica del “fare”, con la gente e per la
gente – ha concluso Mario Abbruzzese, capogruppo Pdl in Provincia di Frosinone
– non come quella che è stata fatta da “Buschini & compagni”, che in questi
ultimi anni hanno pensato esclusivamente a sistemare, all’interno di Enti
provinciali e regionali, mogli, figli, parenti, amici degli amici e chi più ne
ha più ne metta. Caro Buschini, la politica è una cosa seria, nulla si
improvvisa”.

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