La grossolana strumentalizzazione che in questo periodo qualcuno (noto) ha tentato di fare nei miei confronti ha superato ogni livello di tollerabilità e qualunque cambiamento di comportamento per il futuro non ne modificherebbe comunque la gravità.

Vedermi messa da costoro sul banco degli imputati senza aver commesso nulla se non difendere sempre e con forza i valori e la dignità, miei e del partito, non è per me accettabile e soprattutto non è giusto.

Ai veri sostenitori del PD dico di tenere gli occhi ben aperti e di non farsi usare da chi vuole destabilizzare il partito.

I fatti mi stanno dando ragione perché le due autoconvocazioni fatte da costoro erano solo strumenti ai fini di una destabilizzazione del mio rapporto con l’attuale maggioranza amministrativa, senza tener conto di tutto quello che avevo fatto in favore della città, in quanto l’oggetto delle stesse erano la posizione che avrei dovuto tenere rispetto all’approvazione del bilancio, le cui contestazioni, alle quali costoro si erano accodati, portati avanti dall’opposizione erano e si sono poi di mostrate pretestuose ed infondate e quella da tenere nei confronti della vicenda, che coinvolgeva e tuttora anche, Paolo Scappaticci.

La prima autoconvocazione fatta al di fuori delle norme statutarie del nostro partito, come pure la seconda, e alla quale ho partecipato per il grande rispetto che ho portato e porto nei confronti dei nostri sostenitori ed elettori è fallita perché gli argomenti e le parole usate servivano solo a dare fiato alla voce di costoro, a muovere le canne come fa il vento, per cui, per evitare che di quello che dicessi ne rimanesse soltanto un eco lontana, ho ritenuto opportuno stilare un documento da leggere in premessa nella seconda assemblea autoconvocata. In esso ribadivo la mia legittimità a rappresentare il PD nella maggioranza e sottolineavo che la questione riguardante Paolo Scappaticci doveva risolversi nell’ambito della coalizione in cui si era candidato, al di fuori dell’indicazione del nostro partito.

Vorrei ricordare che Paolo Scappaticci non è stato un iscritto della prima ora del partito e che comunque anche il capogruppo della coalizione in cui ora risulterebbe accasato, ha espresso le stesse mie considerazioni riferendole in fotocopia nell’ultimo consiglio comunale.

Poi, riguardo all’esito delle ultime elezioni regionali, vorrei ricordare a costoro che proprio il loro comportamento dimostrato anche durante la manifestazione in cui era presente l’On. Francesco Scalia, volendo con questo sottolineare la divisione che sempre loro hanno creato, ha contribuito alla contrazione del consenso per il nostro partito.

Paragonare, poi, le preferenze tra l’On. Scalia, già presidente per due volte della provincia e assessore regionale uscente, con quelle ottenute da Mauro Buschini dimostra disonestà intellettuale.

L’analisi che costoro stanno facendo del risultato elettorale è quantomai grossolana e speciosa per fini che solo loro possono avere e che bene non faranno al nostro partito.

Assessore Dott.ssa Antonella De Gennaro

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