Esordio casalingo amaro per i bianconeri, piegati tra le mura amiche da un volitivo Sant’Apollinare. La doppietta di Carbone ha posto fine alla lunga imbattibilità casalinga della compagine bianconera.  L’ultima squadra a violare il Comunale era stata Il Rocca d’ Arce nel novembre del 2006 (seconda categoria). Il 2 a 1 finale è lo specchio fedele di una gara brutta ed incolore, interpretata senza la necessaria cattiveria agonistica dagli uomini di mister D’Ammassa. Squadra distratta, svogliata, superficiale, lontana parente di quella applaudita a Serrone appena una settimana fa. Un brusco passo indietro sul quale hanno comunque influito le numerose assenze. I bianconeri erano infatti privi degli infortunati Di Mascio, Luca Caramadre ed il baby Piscopo. Capitan Mazzaroppi è stato bloccato da un fastidio al polpaccio e ha fatto il suo ingresso in campo solo nella ripresa. Situazione di emergenza alla quale il tecnico bianconero ha cercato di ovviare affidandosi all’inedita coppia offensiva composta da Nico Mazzaroppi ed Emanuele Casale. Chiavi del centrocampo affidate a Maini e Martucci, supportati ai lati da Palombo (il migliore dei bianconeri) e Assante, in difesa confermati Andrea Caramadre e Capraro con Ljljanic e Riccio (al rientro) esterni.

Cornice di pubblico suggestiva quella offerta dal Comunale. I tifosi bianconeri (nella foto in alto) si sono sistemati nella tribuna piu’ piccola, quella solitamente riservata alle tifoserie ospiti. Un esperimento rivelatosi senza dubbio positivo. Gremita, complice  la giornata decisamente primaverile, anche la tribuna contigua. Fumogeni e bandiere accoglievano l’ingresso in campo delle due formazioni. Aquino subito pericoloso in avvio di gara. Già al 12′ i bianconeri sfioravano il gol del vantaggio con Casale che non sfruttava un invitante pallone recapitatogli da Palombo: il centrocampista bianconero, da buona posizione, spediva la sfera sopra la traversa. Appena sei minuti piu’ tardi gli ospiti, a sorpresa, pervenivano al vantaggio. Andrea Caramadre rinviava maldestramente il pallone in prossimità dell’area piccola servendo involontariamente Fasulo che calciava a colpo sicuro: la respinta di Roccia terminava pero’ sui piedi di Carbone che da due passi griffava lo 0 a 1. I bianconeri, feriti nell’orgoglio, si riorganizzavano e in  appena tre minuti ristabilivano la parità. A siglare la rete del pari era Nico Mazzaroppi (nella foto in basso il gol) ottimamente ispirato da Casale sugli sviluppi di una rapida ripartenza dei bianconeri. Ma era questo l’ultimo sussulto di un primo tempo sostanzialmente equilibrato.

Ma le cose purtroppo precipitavano nella ripresa. Quello che scendeva in campo era infatti un Aquino stranamente svagato, privo di idee, fisicamente scarico. Ne approffitavano cosi’ gli ospiti che iniziavano pericolosamente a guadagnare metri. Sant ‘Apollinare vicino al gol con Fasulo fermato da uno straordinario Roccia (minuto 10). Il mister bianconero correva ai ripari ed operava il primo cambio (minuto 12): fuori Riccio, dentro capitan Valeriano Mazzaroppi.  Ma l’ingresso in campo del bomber aquinate non scuoteva piu’ di tanto dal torpore la squadra che prestava troppo il fianco alle iniziative gialloblu’. Il reparto difensivo non riceveva una adeguta protezione dal centrocampo, lento e compassato in fase di filtro. Il gol della vittoria della compagine allenata da Zollo giungeva ad un  quarto d’ora dal termine. A firmarlo era ancora Carbone che sugli sviluppi di una azione concitata beffava ancora  Roccia con un tocco sottomisura dalla linea di fondo. Vibranti le proteste dei bianconeri che qualche istante prima avevano richiamato l’attenzione del direttore di gara Saccoccio affinchè fermasse il gioco per  sincerarsi delle condizioni del bianconero Marco Maini, dolorante a terra. L’azione è  invece proseguita culminando proprio nella rete decisiva. Un episodio poco edificante che non ha certo fatto onore alla compagine ospite, priva nella circostanza di fair play. La rete ospite gelava il comunale sul quale iniziava ad aleggiare lo spettro della prima sconfitta stagionale. I bianconeri avvertivano fatalmente il colpo e andavano in confusione. La reazione dei bianconeri era alquanto confusa e sterile. Al 84′ ci provava Ardone (appena subentrato ad Assante) ma la sua conclusione, deviata da un difensore avversario, terminava in angolo. Era l’ultimo sussulto di una gara impalpabile, da dimenticare in fretta. Domenica i bianconeri saranno ospiti della matricola Arpino, corsaro ieri ad Atina. Un banco di prova importante che misurerà le ambizioni della formazione bianconera chiamata al pronto riscatto.


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