Articolo pubblicato per conto di Franco Assante.

Il sordo silenzio del contestato presidente Franco Mastronicola. Non entro nel merito dei comunicati sindacali e della risposta data alla stampa dal Presidente del Consorzio di bonifica Valle del Liri. Al Presidente Mastronicola questo giornale aveva posto precise domande, alle quali ci saremmo attesi precise e motivate risposte. Egli invece le ignora e, attraverso altro giornale, informa, pur senza negare la profonda crisi economica in cui versa il Consorzio, che la crisi è determinata dal mancato versamento da parte di vari Enti pubblici (Regione, Provincia, Comuni, Ministero dell’infrastrutture) di somme per vari lavori finanziati per un importo di più di tre milioni di euro. Il Presidente non dice se trattasi del costo dei lavori appaltati, se e quanto è stato versato in acconto all’impresa che li ha eseguiti, se gli eventuali anticipi dei vari enti finanziatori risultano versati all’impresa o utilizzati dal Consorzio per sopperire alle spese generali dell’Ente. Su tali realtà, non secondarie ai fini di un giudizio, Mastronicola probabilmente continua a tacere, ma non potrà impedirci di continuare a parlarne.. Pensa che non meritiamo delle risposte o sta in difficoltà a darcele ? Su altra stampa Mastronicola afferma che gli atti “per il principio della trasparenza, sono pubblici e che dall’esame attento ed intelligente di questi si possono trovare esaurientemente tutte le risposte a tutte le domande che vengono poste”. E così Mastronicola tenta di eludere le domande e distribuisce pagelle sull’intelligenza e sulle capacità degli interroganti, che, pur se possedessero le due qualità, potrebbero trovare difficoltà a leggere un bilancio. E poi il semplice esame dello stesso, senza il materiale cartaceo (delibere, impegni di spese, incassi, ecc,) non consentirebbe agli esperti di esprimere un sereno giudizio. Ricordiamo al Presidente che fornire le risposte a noi, significa portarle a conoscenza di tutti gli associati del Consorzio ai quali il Presidente, per dovere istituzionale, dovrebbe sentire il dovere di fornire risposte chiare e senza ambiguità, non trincerarsi strumentalmente dietro i nobili principi della trasparenza. Suvvia, Mastronicola, faccia, anche per il ruolo che svolge, un piccolo sforzo “liberale” di cortesia e pragmatismo; usi le sue innegabili doti di intelligenza e di conoscenza. Anzi, sia più concreto ed indichi, nella risposta, i dati della sua gestione, raffrontandoli con quelli della precedente, confermando così le sue doti di probo ed attento amministratore.

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