dichiarazione punto 11 o.d.g. – Consiglio Comunale del 19.03.2010

Realizzazione impianto di smaltimento eternit in territorio di Villa Santa Lucia

La tutela dell’ambiente, il monitoraggio e la salvaguardia del territorio, il miglioramento della qualità dell’aria ed il controllo delle emissioni dell’atmosfera, il risanamento dei siti inquinati, la gestione ottimale dei rifiuti, lo sviluppo e la compatibilità ambientale … sono questi, i principi ispiratori dei numerosi programmi proposti da ogni amministrazione degna di questo nome, ed in particolare, degli organi sovraordinati e responsabili, in termini di pianificazione e gestione ambientale.

Alla gestione delle politiche ambientali sovraintende la provincia e la regione che, in applicazione delle direttive emanate in ambito nazionale, comunitario ed internazionale, elabora e promuove le strategie per diffondere strumenti ed iniziative di sostenibilità ambientale.

La questione che interessa il comune di Villa S. Lucia in particolare, per dire, tutto il cassinate più in generale, e che negli ultimi mesi ha calamitato infuocati dibattiti, battaglie e l’interesse dei media, si è abbattuta sul territorio  come un fulmine a ciel sereno. L’argomento è divenuto, a ragion veduta, un caso nazionale tanto che, è notizia di ieri, sono state rivolte interpellanze ed interrogazioni parlamentari ai ministri competenti.

Il comitato a difesa, costituitosi, ha intrapreso una serie di battaglie per opporsi strenuamente all’apertura della struttura aziendale che prevede la lavorazione dell’amianto. Sappiamo che trattasi di materiale altamente nocivo e dannoso i cui effetti sono assolutamente deleteri per la salute umana e del territorio; per questo, ognuno di noi ha l’obbligo non solo di esprimere preoccupazione, ma anche di condividere le battaglie intraprese da chi vuole impedire l’apertura e l’attivazione dell’impianto.

Viene da chiedersi perchè la vicenda è stata gestita in silenzio ed in sordina, ci chiediamo come è stata gestita ed in cambio di cosa, ma soprattutto ci chiediamo da chi ed alle spalle di chi è stato gestito l’affare.

In qusti ultimi giorni, stiamo assistendo ad uno squallido e continuo rimbalzo di responsabilità, di accuse; le parti interessate non fanno altro che fomentare polemiche bloccando l’unica iniziativa possibile e, probabilmente, la più efficace.

A mio avviso, occorrre fare squadra e combattere insieme per raggiungere un unico, solo obiettivo, per raggiungere l’unico traguardo possibile e che tutti vogliono tagliare. Il bene comune. la salute della gente, di tutti noi.

Bisogna, quindi, iniziare un’azione sinergica che diventi dissuasiva. L’imprenditore deve comprendere le ragioni di una terra e di chi la popola, ed in particolare le preoccupazioni e le rimostranze della gente di Villa S. Lucia.

Se qualcuno lo ha illuso, se qualcuno lo ha raggirato, lo ha ingannato, se sono stati lesi i suoi diritti è giusto che agisca senza soste e con tenacia nei confronti di questo. Noi vogliamo soltanto che il nostro territorio non venga aggredito da operazioni pericolose e nocive per la salute e di dubbia trasparenza. Questo deve avvenire perché è giusto così. Il nostro contributo lo esprimiamo con l’opposizione ferma alla lavorazione dell’aminato., certi di aver reso, nel nostro piccolo, un servizio utile alla nostra terra, alla collettività, ai nostri figli.

Chiediamo a tutti gli enti che sono stati, sono e saranno interessati (specialmente a chi ha già detto si, di rivedere la posizione) di esprimere parere sfavorevole, nell’ambito della procedura di valutazione dell’impatto ambientale, nonché nell’ambito di quella autorizzatoria che ne seguirà.

A nostro avviso (per quanto ci è dato sapere), lo studio di impatto ambientale (che qualcuno ha letto con superficialità o non ha letto affatto) appare “non puntuale” per cui va rigettato e bocciato senza alternativa.

Noi siamo fermamente ed assolutamente contrari.

Aquino, 19.03.2010

Il Capogruppo “Aquino nel cuore”

(Cons. Com. dott. Libero Mazzaroppi)

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