di sotto fin

ricevuto e pubblicato per l’ex assessore Di Sotto Gianfranco.

I cittadini presenti all’ultima seduta consiliare tenutasi il 28 novembre scorso, hanno assistito ad un bambinesco e  poco edificante scaricabarile.

L’avv. Carlo Risi, infatti, non potendo negare il grave gli innumerevoli pasticci contabili che ha commesso, ha malamente tentato di addossare le colpe a chi si occupa della contabilità finanziaria del Comune e a chi dovrebbe poi certificarla.

Per tentare di spiegare  il pasticcio di cui stiamo  parlando,  ovvero del ritardo con cui sono stante approvate le tariffe relative a due delle tre componenti IUC (TARI E IMU),  occorre fare una breve disamina su quanto accaduto,   e sulle conseguenze certe  che ne deriveranno, e su quelle, al momento, non ancora del tutto prevedibili.

Brevemente, nella seduta del 7 ottobre scorso,  il Consiglio Comunale ha deliberato oltre il termine stabilito dalla legge le tariffe e le detrazioni relative  alle componenti IUC (TARI e IMU).

In questo caso la legge stabilisce che le tariffe e le  aliquote vigenti s’intendono prorogate all’anno successivo.

In pratica, nell’anno 2014, a causa dello strafalcione commesso, l’amministrazione  dovrebbe applicare le tariffe stabilite nell’anno 2013.

Per quanto riguarda l’IMU, l’errore commesso dall’assessore RISI non consentirà agli aventi diritto di usufruire delle detrazioni introdotte per l’anno 2014.

Ad esempio, i genitori che hanno concesso in uso un appartamento ad un figlio, a causa dell’errore commesso dall’assessore RISI,  non potranno essere più esentati dal pagamento dell’IMU, e a dicembre quando andranno a calcolare il saldo, non potranno operare le detrazione che erano state loro al contrario garantite.

Per quanto riguarda la TARI, invece, il discorso è molto più complesso, e gli esiti che potrebbero derivarne sono diversi e,  allo stato, non pienamente  prevedibili,  anche perché  in parte  dipendono dalle iniziative che andranno ad essere adottate congiuntamente o singolarmente dal contribuente.

Non essendo stata infatti approvata nei termini la tariffa relativa alla TARI, si dovrebbe applicare quella dell’anno precedente, soltanto che l’anno precedente la TARI non esisteva, quindi il tributo potrebbe addirittura non essere  dovuto affatto.

Di conseguenza, l’amministrazione dovrebbe restituire ai cittadini quanto già incassato a titolo di acconto e provvedere ad annullare le scadenze del  30 novembre 2014  e del 31 gennaio 2015 relative al saldo.

Altra cosa è se,  in via analogica, si dovesse pervenire  ad applicare alla TARI 2014, le tariffe  della TARSU  2013.

In questo caso essendo queste molto inferiori, all’incirca della metà, l’amministrazione dovrebbe restituire ai cittadini un importo intorno al cinquanta per cento di quanto da loro già versato.

Insomma, RISI & C. hanno combinato veramente un bel casino che stiamo pagando amaramente con le indennità di carica e con l’incarico di responsabilità finanziaria( a pagamento anche questo ) dato all’ufficio contabile del Comune.

Complimenti, sinceramente complimenti.

Vi terremo comunque informati degli sviluppi e delle iniziative che si stanno studiando.

Ex assessore

Gianfranco Di Sotto